mercoledì 28 maggio 2008

bye


Mi perdonerà Padova se nel momento dei saluti dal Veneto scelgo Corto Maltese invece di Ruzante.

Da un lato è un omaggio sincero a Pratt, che elevo a rappresentare questa terra, uno dei più grandi poeti che conosca.

Dall’altro credo sia giusto lasciare emergere quella punta di rabbia e delusione che è cresciuta giorno dopo giorno verso questa città. E’ un giudizio poco clemente, volutamente esagerato: qui ho comunque vissuto tante cose.

Nessun rimorso, però, nel consegnare a Venezia il compito di incarnare lo strano sentimento di malinconia, ricca e densa, che Padova ha cullato dentro le mie serate di nebbia e strade deserte, soprattutto l’anno passato.

Quando Venexia mia

Sopra i tetti delle tue case

Una gloria de sol

Xe sparpagnada

Sappime dir se

El paragon te piase

Che ti me par

Una bela tosa spensierata

(Eugenio Genero)

"Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti: uno in calle dell’Amor degli amici; un secondo vicino al ponte delle Maravegie; un terzo in calle dei Marrani a san Geremia in ghetto. Quando i veneziani sono stanchi delle autorità costituite, si recano in questi tre luoghi segreti e, aprendo le porte che stanno sul fondo di quelle corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie".


mercoledì 21 maggio 2008

Mantrissimo

Pensavo oggi che qualità e requisiti sono spesso considerati sinonimi, ma in realtà esprimono due caratteristiche molto diverse.
Non mi dilungo. Però mi va di fermare questo pensiero, come un manthra da ricercare quando magari vacillerò un poco.
Sono convinto che i requisiti siano meno essenziali nella vita, per realizzarsi ed ssere felici. Con requisiti intendo quello che si impara, sia nel lavoro che nelle altre esperienze della vita, e poi si assimila a fondo, fino anche a rifletterci parte di se stessi.
Soprattutto non è detto che non siano quello che chiamo "qualità", alla fine, a creare l'habitat giusto per sviluppare i requisiti che servono per affrontare il lavoro, l'amore e ogni altra situazione.
Anzi credo che sia così, e quindi c'è speranza per tutti. Perchè è vero che a volte queste qualità, che sono caratteristiche che hanno a che fare con lo spirito delle persone, sono innate. Però credo che si possano intendere anche come un'espressione dello stato d'animo di una persona, del suo rapporto con le cose che fa e vive, e della sua relazione con se stesso.
La prontezza, l'entusiasmo e l'energia che gettiamo a piene mani nelle cose che facciamo, quando si ha la fortuna che questo accada, non sono mai fatiche che pesano.
A volte l'entusiasmo è una specie di droga inonda i circuiti nervosi di ottimismo, però guarda caso tutto funziona meglio, e sembra di riuscire a vivere il meglio di qualsiasi cosa: le passioni, gli impegni, le relazioni e anche le preoccupazioni. Fortunatamente è una catena che si autoalimenta.
Senza la pretesa che sia condiviso, o che a qualcuno dei (pochi..) visitatori di Fioribleu non sembri una boiata, questo è il mio piccolo e personale mantra.

I told you I told you I told you I was one of those

"Eppure te l'avevo detto"
Facile, no? Formula evergreen:
braccia avanti e corpo indietro, tanto per stare in equilibrio.
Solo che non si parla di leggi della fisica




mercoledì 14 maggio 2008

Perseguimento degli obiettivi




L'importante è scegliere su cosa puntare.
Io modestamente lo scelsi. Lo puntai. L'importai.

martedì 13 maggio 2008

Luci e ombre




Interrogativo:
il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno?

giovedì 8 maggio 2008

r e g r e d i t a i u v a n t

A volte anche i passi indietro (le mazzate in pieno volto, se si preferisce) hanno una certa utilità nell'affrontare le proprie vicende. Se non altro ti spingono a confrontarti faccia a faccia con i problemi, impedendoti di spostare lo sguardo altrove, come più o meno consciamente si è spesso portati a fare.
Resta comunque il fatto che il senso di marcia giusto è quello che ci indicano le punte dei piedi, perchè a restare sempre rivolti indietro è probabile che prima o poi ci si scontri con un ostacolo comparso all'improvviso lì davanti, mentre siamo distratti e incapaci di tagliare quei cordoni ombelicali che in altri momenti potremmo chiamare zavorre.

Un grande ritorno al Master in giornalismo


Sensazionale inchiesta:
MBUTO, DALL'ORIGINE AI NOSTRI GIORNI.

Iscrivetevi.

Sapevatelo.

mercoledì 7 maggio 2008

Ecco l'Ordine


Trema praticante,
trema

venerdì 2 maggio 2008

La situazione storica

Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d'Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica.
La trovò poco chiara.

Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là.


considerazioni sulla fase storica:

giovedì 1 maggio 2008

Non buttare via, ricicla!


Cito da murale:

PALAZZO VECCHIO FA BUON BRODO