martedì 11 agosto 2009

quasi un anno

eccolo qua che ancora resiste
è internet, ma fa lo stesso effetto di quando apri un cassetto e ti capita tra le mani un vecchio quaderno, una foto, un oggetto del passato...

martedì 9 settembre 2008

Lo sapevo

Lo sapevo.
Avevo riscoperto da poco tempo l'incredibile potere didascalico dei sogni, e già ho smesso di sognare.
Non che abbiano il potere di spiegarti per filo e per segno la tua vita, però ultimamente erano stati un grande supporto per mettere a fuoco le cose che mi stanno a cuore.
Invece è ricominciato questo buio della notte, a cui fanno immancabilmente seguito dei risvegli senza ricordi, senza impressioni, senza visioni.
Son passate due notti, stasera incrocerò le dita?

lunedì 8 settembre 2008

Se telefonando

Altro sogno. Non lo ricordo, ma la sensazione è la solita. Stare in qualcosa che
non riesco a controllare, che accelera mentre io non riesco a frenare, a governare la rotta.
E' una sensazione che non mi piace, però è strano che io non sogni mai di scendere da quella macchina, o di non salire più a bordo.


mercoledì 20 agosto 2008

ora che ho perso la vista ci vedo di più

La macchina sfrecciava sul viale evitava gli scontri con altre vetture a uno due tre semafori poi l'accelerazione in curva mi schiacciava violentemente al finestrino i pneumatici stridevano forse lasciando strati di gomma sull'asfalto la strada era deserta le luci gialle dei lampioni non schiarivano il buio della notte al massimo creavano qualche banco di luce qua e là.
I fari invece squarciavano il suolo la velocità ormai altissima faceva delle linee tratteggiate un unico filo bianco che intravedevo quando lo sguardo cadeva verso la parte bassa del parabrezza provavo a staccare il piede dall'acceleratore alzavo e abbassavo il piede dalla frizione tentavo inutilmente di andare a fondo sul pedale del freno provavo con due mani a spostare la leva del cambio sperando che staccare la marcia potesse servire.
Ma niente l'auto continuava a correre fuori controllo.
Poi il risveglio poi di nuovo il sonno e ancora lo stesso sogno.

mercoledì 6 agosto 2008

Inspirazione


Finalmente trovata la colonna sonora per questa foto.

martedì 5 agosto 2008

Prestigiatori

E' arrivata l'ufficialità del dato sul taglio di fondi alle forze dell'ordine - quelle che dovrebbero stare in prime linea per la sicurezza dei cittadini - previsto dalla manovra finanziaria del governo delle ban(d)ane:
3,5 miliardi di euro in meno per polizia, carabinieri, vigili del fuoco e quant'altro.

I militari di larussa assomigliano sempre più alle figurine degli album Panini.
Chi ci governa, invece, al gatto e la volpe: con una mano creano l'emergenza, con l'altra imbastiscono gli interventi di facciata. Altro che david copperfield.

Siamo proprio sicuri?

Ulteriore (rara) fuga nel mondo della realtà per toccare un tema sensibile.


Mentre governo, giornali e tv sospingono e cavalcano la psicosi sicuritaria che ormai avvelena in modo irreversibile il nostro paese, l'emergenza più grave che continua a colpire gli italiani è sempre più quella degli incidenti sul lavoro.
Lo dice il Censis, il Centro studi investimenti sociali, non un massimalista di sinistra qualunque. I risultati dell'indagine sugli incidenti sul lavoro avvenuti nel 2007 sono inequivocabili: L'Italia, con 918 morti bianche, guida la classifica europea seguita da Germania (678), Spagna e Francia. Inoltre, viene rilevato che gli omicidi negli ultimi 10 anni sono diminuiti di un terzo, mentre la quota degli infortuni mortali in sede lavorativa e' "curiosamente" cresciuta: in Italia oggi, dati alla mano, si rischia di più a timbrare il cartellino che non a passeggiare da soli, di notte, nelle strade del centro o in periferia.

Forse se larussa, maroni e il resto della masnada clerico-lego-fascista berlusconiana mandassero l'esercito a sorvegliare i cantieri invece delle piazze, a presidiare i conti esteri dei poveri imprenditori italiani stritolati dall'avida longa manus del fisco piuttosto che sorvegliare le sedi di ambasciate e consolati americani, qualcosa in Italia cambierebbe.

Ma siamo proprio sicuri di volerlo?

Homo Onyricus



Quante vite vissute stanotte.
Partivano tutte da un episodio.
Ogni sogno tornava indietro a quelle mura dove
per un attimo si è concentrata una vita intera
densa di futuri e passati.
E in una sola notte, magari un solo minuto
ho corso velocemente su tutte le strade
che partivano da quel crocicchio.
Bonjour

lunedì 28 luglio 2008

Soliti pensieri



Fragile, forte, repentina, sottile.
Una natura intransigente, fatta di pensieri raffinati.
O forse dei pensieri intransigenti e una natura raffinata.

Magnifico perdente



L'ho perso
ma non mi sento tanto magnifico (io).

Buon tour...

venerdì 4 luglio 2008

Arieti internazionali

La prima regola dei cercatori d'oro è: mettiti sulla riva di un ruscello che scorre lento, dove altri cercatori hanno trovato delle pagliuzze del prezioso metallo. La seconda regola è: ricordati che, anche se si fa trasportare dalla corrente, l'oro è più pesante dell'acqua e raramente emerge in superficie. La terza regola è: se alla fine riuscirai ad avere un tesoro, sarà perchè avrai accumulato pagliuzze e pepite per molto tempo.

Perchè gli arieti devono sempre essere pazienti, intelligenti, razionali?
Comincio a stancarmi...

sabato 28 giugno 2008

Ninna nanna off

Come farà tanta forza a stare dentro un esserino così piccolo...

domenica 8 giugno 2008

Gli eucalipti crescono bene quest'anno


rientro da montepulciano, paese dei poliziani portatori di pazienza.

notte, quasi fonda. e tanti lenti chilometri.

abbiamo rischiato di accamparci sotto una quercia millenaria

e risvegliarci a frittole, quasi mille e cinque.

fortuna che a menarci nella notte senza stelle,

oltre agli auspici del signor aglio in mezze maniche,

si stagliavano le profonde massime di fb.

stella polare.

mercoledì 28 maggio 2008

bye


Mi perdonerà Padova se nel momento dei saluti dal Veneto scelgo Corto Maltese invece di Ruzante.

Da un lato è un omaggio sincero a Pratt, che elevo a rappresentare questa terra, uno dei più grandi poeti che conosca.

Dall’altro credo sia giusto lasciare emergere quella punta di rabbia e delusione che è cresciuta giorno dopo giorno verso questa città. E’ un giudizio poco clemente, volutamente esagerato: qui ho comunque vissuto tante cose.

Nessun rimorso, però, nel consegnare a Venezia il compito di incarnare lo strano sentimento di malinconia, ricca e densa, che Padova ha cullato dentro le mie serate di nebbia e strade deserte, soprattutto l’anno passato.

Quando Venexia mia

Sopra i tetti delle tue case

Una gloria de sol

Xe sparpagnada

Sappime dir se

El paragon te piase

Che ti me par

Una bela tosa spensierata

(Eugenio Genero)

"Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti: uno in calle dell’Amor degli amici; un secondo vicino al ponte delle Maravegie; un terzo in calle dei Marrani a san Geremia in ghetto. Quando i veneziani sono stanchi delle autorità costituite, si recano in questi tre luoghi segreti e, aprendo le porte che stanno sul fondo di quelle corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie".


mercoledì 21 maggio 2008

Mantrissimo

Pensavo oggi che qualità e requisiti sono spesso considerati sinonimi, ma in realtà esprimono due caratteristiche molto diverse.
Non mi dilungo. Però mi va di fermare questo pensiero, come un manthra da ricercare quando magari vacillerò un poco.
Sono convinto che i requisiti siano meno essenziali nella vita, per realizzarsi ed ssere felici. Con requisiti intendo quello che si impara, sia nel lavoro che nelle altre esperienze della vita, e poi si assimila a fondo, fino anche a rifletterci parte di se stessi.
Soprattutto non è detto che non siano quello che chiamo "qualità", alla fine, a creare l'habitat giusto per sviluppare i requisiti che servono per affrontare il lavoro, l'amore e ogni altra situazione.
Anzi credo che sia così, e quindi c'è speranza per tutti. Perchè è vero che a volte queste qualità, che sono caratteristiche che hanno a che fare con lo spirito delle persone, sono innate. Però credo che si possano intendere anche come un'espressione dello stato d'animo di una persona, del suo rapporto con le cose che fa e vive, e della sua relazione con se stesso.
La prontezza, l'entusiasmo e l'energia che gettiamo a piene mani nelle cose che facciamo, quando si ha la fortuna che questo accada, non sono mai fatiche che pesano.
A volte l'entusiasmo è una specie di droga inonda i circuiti nervosi di ottimismo, però guarda caso tutto funziona meglio, e sembra di riuscire a vivere il meglio di qualsiasi cosa: le passioni, gli impegni, le relazioni e anche le preoccupazioni. Fortunatamente è una catena che si autoalimenta.
Senza la pretesa che sia condiviso, o che a qualcuno dei (pochi..) visitatori di Fioribleu non sembri una boiata, questo è il mio piccolo e personale mantra.

I told you I told you I told you I was one of those

"Eppure te l'avevo detto"
Facile, no? Formula evergreen:
braccia avanti e corpo indietro, tanto per stare in equilibrio.
Solo che non si parla di leggi della fisica




mercoledì 14 maggio 2008

Perseguimento degli obiettivi




L'importante è scegliere su cosa puntare.
Io modestamente lo scelsi. Lo puntai. L'importai.

martedì 13 maggio 2008

Luci e ombre




Interrogativo:
il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno?

giovedì 8 maggio 2008

r e g r e d i t a i u v a n t

A volte anche i passi indietro (le mazzate in pieno volto, se si preferisce) hanno una certa utilità nell'affrontare le proprie vicende. Se non altro ti spingono a confrontarti faccia a faccia con i problemi, impedendoti di spostare lo sguardo altrove, come più o meno consciamente si è spesso portati a fare.
Resta comunque il fatto che il senso di marcia giusto è quello che ci indicano le punte dei piedi, perchè a restare sempre rivolti indietro è probabile che prima o poi ci si scontri con un ostacolo comparso all'improvviso lì davanti, mentre siamo distratti e incapaci di tagliare quei cordoni ombelicali che in altri momenti potremmo chiamare zavorre.

Un grande ritorno al Master in giornalismo


Sensazionale inchiesta:
MBUTO, DALL'ORIGINE AI NOSTRI GIORNI.

Iscrivetevi.

Sapevatelo.

mercoledì 7 maggio 2008

Ecco l'Ordine


Trema praticante,
trema

venerdì 2 maggio 2008

La situazione storica

Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d'Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica.
La trovò poco chiara.

Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là.


considerazioni sulla fase storica:

giovedì 1 maggio 2008

Non buttare via, ricicla!


Cito da murale:

PALAZZO VECCHIO FA BUON BRODO

martedì 29 aprile 2008

Al volo




Giusto per risollevare l'umore dopo il tono degli ultimi post..
Segnalo una fantastica striscia di Dilbert (di Scott Adams) su Linus di questo mese, e, a ruota, I dieci comandamenti di Ralph Konig, con un fantastico duetto Dio-Mosè.

Schifani seconda carica dello Stato




Ecco ritratto e filmografia di questo importantissimo personaggio, figura centrale nella storia del cinema comico italiano, celebre per i suoi acuti motteggi in vernacolo e le irresistibili gag con ombrello e bombetta che ne hanno diffuso l'immagine nel mondo, emblema di uno spirito sagace e di una mimica carica di intensa espressività e simpatica rubicondia.

http://www.noglobal.org/nato/artic/schifani.htm

Bim salabim - La Repubblica delle BanDane

Scrive oggi Mauro su Repubblica (LEZIONE CAPITALE):

"Il cuore del vero meccanismo politico inossidabile dell'ultimo quindicennio - Berlusconi e il suo sistema - riesce a fuoriuscire dalla maledizione perchè il populismo è esattamente questo: establishment e outsider allo stesso tempo, ribellismo e professionismo, antipolitica e casta. Un miracolo dell'inganno, ma un miracolo che funziona"

Fino a ieri, dal mio piccolo punto d'osservazione qua nel nord est, erano questi i concetti che usavo per spiegare l'exploit della Lega: un fascino antisistemico che nasconde, in realtà, una ramificazione capillare nelle strutture e negli organi di governo sia locale che centrale.
Oggi, potenza della globalizzazione, le categorie del nord valgono ampiamente anche al centro e al sud, e ci troviamo un Alemanno a incarnare il segno del cambiamento, a rappresentare il desiderio di "nuovo". Certo non poteva farlo Rutelli - non scherziamo, qua neanche la formula del turarsi il naso poteva bastare: via anche udito e vista per votarlo... Ma abbinare le aspettative di rinnovamento e rilancio ad un FASCISTA nato in seno alla cultura più reazionaria e retriva coltivata nel nostro paese dal dopoguerra in poi, genero di un FASCISTA come Pino Rauti, fondatore del movimento Ordine Nuovo (vedi alla voce: STRAGI DI STATO), è inconcepibile. Se non sulla scia del grand guignol pazientemente intessuto dalla Lega, che di giorno siede al tavolo di Governi, Giunte regionali, provinciali e comunali e di sera scende in piazza con i cittadini a inveire contro il Palazzo brandendo i suoi padanissimi fucili. Bravo Alemanno, messo in cantina il ritratto del duce hai alzato il vessillo del bossismo: da uno statista all'altro...

domenica 27 aprile 2008

pentola d'oro specchio per allodole

Rottami, grigiore e abbandono.
Capolinea dell'Arcobaleno.


Non è un commento, piuttosto uno stato d'animo.
Qualcuno conosce un (buon) meccanico?